Implantologia computer guidata

La precisione del computer per risolvere anche i casi più complicati.

Gli straordinari progressi della tecnologia trovano applicazione anche nell’Odontoiatria, facilitando la pratica clinica di tutti i giorni. L’ausilio del computer ha reso meno invasiva l’implantologia, eliminando il disagio post-operatorio del paziente e minimizzando i rischi dell’intervento.

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Cos’è l’impianto dentale?

L’impianto dentale è una vite in titanio biocompatibile. Ciò significa che dopo il suo posizionamento nell’osso della mandibola o della mascella, esso è in grado di “ingannare” il nostro organismo e di integrarsi completamente in esso.
E’ capitato a tutti di infilarsi una scheggia in un dito: lasciando la scheggia nel dito notiamo che esso si gonfia, diventa rosso e che anche la più piccola pressione provoca un forte dolore. Se insistiamo a tenere la scheggia nel dito, poi, notiamo che attorno ad essa si può forma un po’ di pus. In questo caso si è instaurata quella che in medicina si chiama “reazione da corpo estraneo”, che permette al nostro corpo di espellere o isolare ciò che non è proprio.

L’impianto dentale, invece, non causa questa reazione e, per la particolare rugosità della sua superficie, è in grado di formare un legame intimo con il tessuto osseo in cui è inserito. Questo processo, che prende il nome di osteointegrazione, richiede da 3 a 6 mesi e conferisce all’impianto stabilità sia meccanica che temporale.

Dopo l’osteointegrazione infatti l’impianto ha la funzione di sorreggere una protesi, come per esempio una corona, e di supportarne i carichi masticatori.

Si può dire che l’impianto in titanio sostituisce la radice del dente, essendo la parte che inserendosi nell’osso ne conferisce stabilità.

Quali sono le condizioni necessarie per l’osteointegrazione? Qual è la percentuale di successo?

Ci sono ormai protocolli operativi universalmente condivisi per il posizionamento dell’impianto dentale. Il rispetto rigoroso di questi protocolli durante le fasi operatorie permette l’osteointegrazione in più del 98 % dei casi.

Alcune condizioni necessarie per il successo implantare sono per esempio la sterilità del campo operatorio e dei materiali usati e una buona “stabilità primaria”, cioè la stabilità che ha l’impianto subito dopo il posizionamento nell’osso, senza che sia ancora avvenuta osteointegrazione;

La percentuale di successo implantare va diminuendo poi in pazienti diabetici, forti fumatori, o in concomitanza di altre patologie sistemiche, dipendentemente dalla loro entità. Ogni caso, comunque, va valutato singolarmente.

Può essere sempre utilizzato l’impianto dentale per rimpiazzare i denti persi?

Nel paziente sano l’impianto dentale è la prima scelta per la riabilitazione protesica dei denti persi e ci permette di aggiungere degli elementi all’arcata dentaria senza dover intaccare la struttura dei denti adiacenti.

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Un impianto delle giuste dimensioni può sostenere anche più di una singola corona e, per esempio, si può riabilitare una intera arcata dentaria con solo 4 impianti. L’impianto dentale può addirittura essere utilizzato per stabilizzare protesi mobili totali, per evitare l’utilizzo delle paste adesive.
Tuttavia, essendo una vera e propria vite, esso necessita della giusta quantità e qualità di osso per poter essere posizionato interamente in esso. Esistono in commercio impianti con diversa lunghezza e diametro per adattarsi meglio a situazioni di ridotta altezza o ridotto spessore dell’osso. Nei pazienti in cui c’è stato un importante riassorbimento osseo è di grande aiuto l’implantologia computer guidata.

Cosa vuol dire implantologia computer guidata?

Con questa tecnica si stabilisce al computer la posizione che dovranno avere gli impianti nell’osso in modo estremamente preciso.

In prima fase il paziente esegue un esame radiologico, la TC Cone Beam, che riproduce un modello digitale 3D della testa del paziente. In questo modo si vede letteralmente sullo schermo del computer la bocca del paziente, nella quale si vanno a posizionare, sempre virtualmente, gli impianti. Un programma specifico rileva correttamente altezza e spessore dell’osso ed evidenzia determinate strutture anatomiche da evitare durante l’inserimento degli impianti. Nel corpo della mandibola, per esempio, decorre il nervo alveolare inferiore, la cui lesione durante le manovre chirurgiche potrebbe compromettere la sensibilità del labbro inferiore; bisogna allora posizionare l’impianto superiormente al nervo, lasciando un margine di sicurezza di 2 millimetri.

Solo il computer permette di scegliere in modo così preciso l’inclinazione e la profondità che dovranno avere gli impianti nell’osso, minimizzando i rischi.

Terminata la fase di progettazione si vede sullo schermo del computer la bocca del paziente, con gli impianti inseriti esattamente dove ha scelto il Chirurgo.

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Come avviene il posizionamento degli impianti nella bocca del paziente con questa tecnica?

Attraverso il computer si realizza un progetto. La seconda fase prevede l’invio del progetto a una ditta specializzata che trasforma il modello digitale in un modello reale, realizzando una mascherina in resina che, indossata dal paziente, funzionerà da guida chirurgica. Il posizionamento degli impianti avviene attraverso piccoli fori cilindrici presenti su questa mascherina. Essi guidano le frese chirurgiche e l’impianto nella direzione giusta e nell’esatta posizione scelta al computer.

Quali sono i vantaggi, quindi, nello scegliere l’implantologia computer guidata?

I vantaggi dell’implantologia computer guidata non sono solo il posizionamento estremamente preciso dell’impianto: la cosa che più colpisce i pazienti è spesso la totale assenza di gonfiore e dolore dopo l’intervento chirurgico. Con la tecnica tradizionale, infatti, si esegue un taglio sulla gengiva e la si scolla fino ad esporre visibilmente l’osso sul quale lavorare. Ad impianto inserito è poi necessario suturare la gengiva e aspettarne la guarigione. Con l’ausilio della guida chirurgica, invece, viene praticato nella gengiva un piccolo foro dello stesso diametro dell’impianto, (da 3 a 5 millimetri), laddove esso viene inserito, senza più bisogno dei punti di sutura.

L’implantologia computer guidata è la scelta più confortevole e più sicura che abbiamo oggi a disposizione.

Qui sotto un breve filmato sulla riabilitazione implanto-protesica di due arcate secondo la tecnica del carico immediato.
Dopo un’attenta analisi e la fase di progettazione protesica l’intero lavoro è stato eseguito in sole 2 sedute nell’arco di 72 ore.